Una potenziale colpa medica ha stroncato la gravidanza di una 39enne, giunta ormai al sesto mese.

Una potenziale colpa medica ha stroncato la gravidanza di una 39enne, giunta ormai al sesto mese. È accaduto lo scorso maggio in Sicilia, nel quadrante meridionale dell’isola, dove la donna, preda di dolori lancinanti al basso ventre, decide di sottoporsi ad alcuni controlli ginecologici dai quali però non emerge nulla di preoccupante. La 39enne, in preda alle fitte, decide allora di sottoporsi ad altri controlli nel reparto di ginecologia di una seconda struttura. Come nel primo caso, la donna viene tranquillizzata dai medici riguardo le condizioni del feto prima di essere rispedita a casa.
A distanza di pochi giorni il malessere persiste, tanto da trascinare la paziente un’altra volta nel primo reparto di ginecologia a cui si era rivolta. Quì la triste scoperta: il feto ha interrotto prematuramente le sue funzioni vitali, nonostante le precedenti rassicurazioni dei sanitari. Un epilogo drammatico per la 39enne spezzata dal dolore. Alla luce dei fatti la donna ha deciso di sporgere denuncia per cercare di decifrare le responsabilità di questa presunta colpa medica.

Colpa medica: perde il bambino. Per i medici era tutto ok